Descrizione
Questa Chiesa è la più antica costruzione della zona. Le sue origini, infatti, pare risalgano al X secolo, in concomitanza con la fondazione della città e dell’arrivo in questi luoghi dei monaci basiliani provenienti da Tauriana. Gli eventi sismici e naturali che interessarono la zona nel corso dei secoli imposero numerosi interventi di restauro e ristrutturazione, ma il sito rimase sempre il medesimo, così come secondo alcuni non furono mai mutate le fondamenta. L’aspetto attuale è quello conferitole dall’imponente ristrutturazione del 1850 che ne trasformò la pianta con l’aggiunta delle due navate laterali. Ne è venuta fuori una facciata a capanni, in tempi recenti piastrellata, dalle forme molto lineari che mettono in evidenza la nicchia ad arco a sesto acuto in cui è posta la statua della Vergine, il cornicione sottostante che si inarca in corrispondenza dell’ingresso della navata centrale e il portale di quest’ultimo, realizzato in pietra con stilemi dal gusto chiaramente greco e con un timpano spezzato che lascia lo spazio allo stemma ecclesiastico. Interessanti, inoltre, le due aperture semicircolari che danno luce alle navate laterali, mentre la parte centrale è sprovvista di rosone. All’interno troverete un bell’altare maggiore in marmi policromi e 4 altari votivi nelle due navate laterali, ognuno dei quali corredato da un’icona o da una statua del Santo (è il caso di San Giuseppe). Pregevoli sono inoltre gli affreschi delle navate e della volta dell’altare maggiore, di epoche differenti ma tutti attribuibili ad anonime benché abilissime maestranze calabresi.